UNO, NESSUNO E CENTOMILA

I ragazzi dell’Istituto Marquez hanno partecipato ad una mattinè teatrale.

Francesco Montanari in  UNO, NESSUNO  E CENTOMILA al Teatro Conciliazione in Roma.

Il premio Nobel

Tutti sappiamo che ad ottobre vengono comunicati i nomi dei vincitori del prestigioso premio Nobel, ma quanti ne conoscono la storia?

Il premio prende il nome dal suo creatore Alfred Bernhard Nobel, chimico svedese (1833-1896). Il sig. Nobel fu l’inventore della dinamite prima e della basilite poi, due esplosivi che hanno cambiato la storia dei rapporti bellici. Da queste invenzioni ricavò una ingente fortuna che sino alla morte di suo fratello aveva pensato di destinare interamente ad i suoi eredi. Proprio in occasione della perdita di suo fratello ebbe modo di leggere, per errore di un giornale francese che aveva confuso i due fratelli, il suo necrologio ante mortem: “Le marchand de la mort est mort” (il mercante della morte è morto). Alfred fu profondamente turbato da questa definizione e forse per rimorso nei confronti dell’umanità, decise in tutta fretta di modificare il testamento, redatto velocissimamente e con 5 testimoni perfetti sconosciuti con il quale destinò buona parte delle sue proprietà ad una fondazione con lo scopo di distribuire ogni anno un premio a chi avesse reso i maggiori benefici all’umanità nei campi della chimica, della medicina (o fisiologia), della letteratura, della fisica e della difesa delle relazioni tra i popoli.

Il testamento è oggi conservato in un caveau della Fondazione Nobel a Stoccolma e non è mai stato esposto. Alfred Nobel morì nel 1896 a Sanremo e lasciò in eredità, malgrado la sua condotta personale, il riconoscimento al valore umano più ossequiato e ambito.

E’ così che dal 1901 che avviene la consegna dei premi, a Stoccolma e a Oslo, il 10 dicembre, anniversario della morte di Nobel. Nel 1968 la Banca di Svezia destinò una cifra cospicua per creare un ulteriore premio denominato “a ricordo di Nobel” per le scienze economiche ed assegnato insieme ad i premi ufficiali.

La sua storia ci insegna che non è mai troppo tardi per cambiare.

 

Mappe concettuali: i migliori programmi per la loro realizzazione

Le mappe concettuali e le mappe mentali sono in nuovi strumenti didattici più utili, e fortunatamente utilizzati, degli ultimi decenni. Permettono agli studenti, ma non solo, di analizzare ed approfondire un argomento in modo organico ed ordinato, favoriscono la memorizzazione delle informazioni e permettono ripassi più rapidi ed efficaci.

Le mappe concettuali sono realizzabili facilmente a mano, anzi probabilmente hanno una maggiore efficacia per la memorizzazione degli argomenti, ma potrebbero di contro risultare disordinate e poco leggibili. Ecco allora che entrano in gioco dei software on line, ne esistono sia gratuiti, sia a pagamento (almeno nelle versioni più complete), che vi permetteranno di realizzare delle schede “professionali”, sfruttando grafica, colori, icone ed immagini che semplificano sia la stesura della mappa, che la loro consultazione.

Vi segnaliamo i programmi più utilizzati ed a nostro parere migliori per gli studenti:


xmindlogo
Il più noto ed utilizzato è Xmind. Esiste sia la versione per Desktop, da scaricare sul computer, gratuitamente o a pagamento a seconda della versione che si sceglie, sia nella versione portable, che non necessita dell’installazione. Grafica semplice e procedure facilmente intuibili, ne fanno uno strumento adatto certamente alle esigenze delle a persone abituate all’uso di software grafico/redazionali per la stesura di mappe concettuali e/o mentali, ma anche ai neofiti.

mindmapleAltro software molto utilizzato, soprattutto per la facilità di comprensione ed utilizzo è MindMaple. E’ un programma compatibile con Windows e con OS X ma anche con i dispositivi iOS sotto forma di app. Il software risulta molto facile da usare grazie alla sua intuitiva interfaccia e, per quanto riguarda la versione per Windows, ispirata a quella dei prodotti Microsoft Office.

cmap-istitutogarciamarquez mappe concettuali

 

CMap Tools è invece un programma on line per la creazione di mappe concettuali, di grande facilità di utilizzo, disponibile nella versione per Mac o per Windows, che ha la caratteristica di poter condividere il proprio lavoro, in tempo reale, con gli altri utenti che partecipano al progetto.

 

bluemindBlumind è un programma, interamente in italiano, molto utilizzato  soprattutto da studenti universitari e nel business. Molto semplice da utilizzare ha però la pecca di essere compatibile solo con i sistemi operativi Windows.

 

MindNodeMindNode appartiene all’orizzonte Mac. Come tutti gli strumenti legati al mondo della Apple ha una grafica molto elegante ed accattivante. Una delle cose più interessanti, purtroppo al momento solo per la versione a pagamento, riguarda la possibilità di sincronizzare le mappe con i dispositivi mobili, per la consultazione, ma cosa più importante, per le modifiche.

 

Molti altri sono gli applicativi che potrete trovare on line, questi ci sono sembrati i più semplici, completi ed efficaci. Per maggiori informazioni potete consultare i tutorial direttamente sui siti dedicati o sulle più comuni piattaforme di condivisione video, che vi guideranno passo passo dalla fase di installazione dei programmi, al loro uso.

Anche i bambini geniali possono essere problematici

Un recente articolo su “Focus” di Febbraio 2016 ispirato ad una ricerca della Florida State University, mette in evidenza un fattore spesso sottovalutato nella gestione dei bimbi così detti “gifted” cioè geniali.
Coloro che hanno un quoziente d’intelligenza QI sopra la media (QI maggiore di 120) infatti, con capacità sensoriali, olfatto, udito, memoria, più sviluppate rispetto ai coetanei, possono essere considerati distratti o iperattivi. Hanno frequentemente problemi nel concentrarsi su un unico argomento, soprattutto se non di loro interesse, perché sono dotati di una straordinaria capacità di percepire contemporaneamente tutti gli stimoli esterni. Trovano difficoltà nell’interagire con i propri coetanei e ricercano il confronto con persone più grandi. Tutto si trasforma agli occhi degli insegnanti in sintomi  di disagio del bambino. Ma non sempre le strutture sono in grado di individuare correttamente le cause di tale disagio. Per questo motivo spesso anche il loro percorso scolastico non è lineare, bensì pieno di pause ed accelerazioni.

Un aiuto concreto può essere fornito da docenti altamente qualificati in grado di osservare ed ascoltare tutti quei segnali che troppo di frequente vengono ignorati, perché non compresi. Strutture, campus, associazioni e centri di ricerca possono essere di supporto nell’individuazione degli strumenti appropriati da fornire ai ragazzi affinché possano  esprimere appieno le loro potenzialità.

Un ascolto pro-attivo da parte dei genitori e del corpo docente è una base solida su cui costruire un futuro percorso scolastico appagante e ricco di soddisfazioni.

 

 

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